mercoledì 25 agosto 2010

Essere premier è anche una questione di foto ufficiali



L'altro giorno, nella mia mente, ho provato ad immaginare, uno ad uno, i nostri politici inseriti in una foto ufficiale internazionale. Praticamente un fotoshop immaginario dal cuscino del mio letto.

Avete presente quelle belle foto tutti insieme (dove qualcuno faceva pure le corna) che ne so da G8, Gvattelappesca, Eurogeppetti: insomma quelle dove li sistemano sempre su una gradinata, i più alti sotto, i più bassi sopra, gli uomini in abito scuro, con gli inglesi con le cravatte improponibili e le signore (poche, troppo poche) che danno una botta di colore. Che poi sta storia di come si vestono non ho mai capito se è discriminatorio per gli uomini (che magari vorrebbero e dovrebbero apparire un po' meno ufficiali, almeno in questa epoca) o per le donne (come a dire: visto la poca credibilità che hanno possono essere meno ufficiali dei maschietti). Ovviamente in questa descrizione stilistica da foto ufficiale non rientra Gheddafi e i suoi quadri appesi sulla giacca e vari regnanti di Paesi africani grossi come la provincia di Frosinone ma che, avendo droghe a quintali si proiettano come regnanti della Prussia o della Magnagrecia e si vestono come l'illustrazione Disney de "i vestiti nuovi dell'imperatore".

Vabè insomma immagino abbiate in mente una foto di queste. Ecco la mia tesi è che se non sei adatto alle foto ufficiali, se non hai il cosidetto standing, fisique du role, il savoir faire per rappresentare l'Italia è perchè ti manca carattere, visione, presenza. Ora che comincerete a immaginarveli non fatene una questione solo estetica (anzi è la meno che conta) ma sentendoli, vedendo quello che fanno, come si pongono nei confronti del loro lavoro (perchè chiamarla vocazione oggi non c'è che da fare risate corali) e del loro Paese, ditemi voi se ve li vedete in mezzo agli altri capi di Stato.

Haimè non sono bravo in fotoshop altrimenti avrei fatto qualche esempio, ma confido nella vostra immaginazione.

Partiamo da chi già ci rappresenta nelle foto: il Silvio alla fine ci sta dentro, spara sorrisoni, trasuda sicurezza, si muove come il padrone del ristorante tra i clienti affezionati, è il protagonista della canzone "grande figlio di puttana" degli Stadio: "senza di te una serata non ingrana", invita gli altri in vacanza al villone e prima di andare a letto gli chiede se bevono l'ultimo drink. Insomma anche se tutti (o quasi) preferiremmo uno standing più sobrio, il Silvio ci sta dentro. Un amico che aveva lavorato per lui mi raccontò di una cena con "la buon'anima" (si fa per dire) di Boris Eltsin, in cui il russo gli chiese di aiutarlo in una faccenda legata al WTO, il Silvio continuò a rassicurarlo che come Italia si sarebbe impegnato e che avrebbe risolto tutto lui. Beh alla fine si gira verso il mio amico e gli chiede "senti ma che cribbio è sto WTO". Magari sarà leggenda, ma mi ce lo vedo e nelle foto alla fine ci sta!!!!

E chi ci ha rappresentato? l'ultimo che ricordo era Romano Prodi e anche lui, seppur non propriamente bello, alla fine era il professore italiano, stimato all'astero, conosciuto e apprezzato. Insomma Romano si sapeva muovere e nelle foto aveva il suo perchè

C'è da rassegnarsi che a destra qualcuno in quelle foto ci sta davvero bene: il prof di destra Tremonti, il maestro di sci Frattini, il brizzolato Casini (tranne quando arriccia il naso), Fini che c'è nato per le foto ufficiali, insomma pochi ma ci stanno. Certo non possiamo mandare Bossi, Calderoli, Cota, Buttiglione, Brunetta (per il fotografo sarebbe un dramma e ci vorrebbe comunque il terzo scalino), Gasparri che per l'amor di Dio.

Ma il vero problema è a sinistra, è una vera tragedia fotografica: Ve lo vedete Bersani? suvvia siate sinceri, ve lo vedete? un salumiere di Sant'arcangelo di Romagna che quando incontra la regina gli dice "soccia!!!!". O Franceschini? tantovale prendere un geometra del paese vicino a cui fanno la foto e si risparmia in viaggi di stato, ve lo vedete che qualche collega alza la voce e lui fa valere le sue ragioni? massuvvia gli tirano un buffetto dietro il collo. La Bindi? che in confronto la Merkel è una gnocca? Dipietro? e qui mi astengo da qualsiasi commento che è pure troppa una citazione. Niki Vendola?: giuro io lo adoro, lo trovo meravigliosamente ottimista, ma è un comunista e ambientalista estremista e le due categorie insieme davvero non vanno da nessuna parte, gli anni 70 sono finiti e deve farsene una ragione.

Qualcuno c'era pure: Veltroni (poretto non ce l'ha fatta) Dalema (che per fa sta foto ha dovuto tirare su un casino che metà basta), a me non viene in mente nessun'altro.

Insomma a sinistra bisogna trovare qualcuno con standing, che poi alla fine vuol dire "con le palle" e che dica qualcosa ad alta voce, che ci spieghi come pagare meno tasse, che faccia andare i vostri figli a delle scuole decenti, che dia del "delinquente" a chi non paga le tasse, che quando sta per andare tutto in vacca spari anche un bel vaffanculo.

E Montezemolo?