
pag. 54 ed. Oscar Mondadori "il lupo della steppa"
Sono una bella cosa la contentezza, l'assenza del dolore, le giornate tollerabili e accuciate nelle quali ne il dolore ne il piacere osana alzar la voce, ma tutto bisbiglia e cammina in punta di piedi. Se non che io sono purtroppo fatto così, non sopporto questa contetezza, che dopo un po' mi diventa odiosa e insopportabile e ributtante, e devo rifugiarmi disperato in altre atmosfere, possibilmente passando per le vie del piacere ma, in caso di bisogno, anche per quelle del dolore. Quando sono stato per un po' senza piaceri e senza dolori e ho respirato l'insipida sopportabilità delle così dette buone giornate, la mia anima infantile è talmente agitata dal vento della miseria che perdo la lira arruginita della gratitudine e la scaglio in faccia al sonnacchioso e soddisfatto Dio della contentezza e fererisco sentirmi ardere da un dolore diabolico piuttoscto che vivere in questa temperatura santa. Allora avvampa dentro di me un desiderio selvaggio di sentimenti forti, spettacolari, una rabbia contro questa vita piatta, sfumata, normale e sterilizzata, e una voglia folle di fracassare qualche cosa, non so, un magazzino o una cattedrale o me stesso, di commettere pazzie temerarie, di strappare la parrucca a un un paio di idoli venerati, di fornire a qualche scolare ribelle il desiderato biglietto ferroviario per Amburgo, di sedurre una ragazzina o di torcere il collo a qualche rappresentante dell'ordine borghese nel mondo. Questo infatti ho più che mai odiato, aborrito e maledetto: questa soddisfazione, la salute pacifica, il grasso ottimismo del borghese; la prospera disciplina dell'uomo mediocre, normale, dozzinale
Direi che il coraggio sta alla base di tutto..
RispondiEliminaSolo con un'animo coraggioso sfuggiremo al piattume insidioso e fastidioso dell'ozio e del "non-far-niente"....
Non è vita una vita senza piaceri o senza dolori...
Surfiamo le onde del destino e divertiamoci, preparati, una volta che si innalzano!
meraviglioso
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